lutto



E' scomparso nei giorni scorsi, all'età di 86 anni, il Prof. Aureliano Amati, punto di riferimento dell'enologia italiana ed internazionale.

Sistal esprime alla famiglia il più profondo cordoglio per questo gravissimo lutto.

 

Il Presidente ed il Consiglio Direttivo, a nome di tutti i Soci SISTAL.

 

Il ricordo del Prof. Claudio Riponi

Il prof. Aureliano Amati ha iniziato la carriera universitaria presso l’Istituto di Industrie Agrarie dell’Università di Bologna all’inizio degli anni ’70 dove, con un nutrito gruppo di collaboratori, ha affrontato varie tematiche di ricerca nel settore del vino, contribuendo in maniera fondamentale all’innovazione della tecnica enologica italiana. Sempre negli  anni ’70 ha concorso alla fondazione del primo Centro Sperimentale vitivinicolo in località Tebano di Faenza, dove le ricerche di base hanno visto la loro concretizzazione a livello applicativo, con la diffusione al mondo della produzione. L’applicazione del controllo termico, la macerazione a freddo, l’innovazione delle linee di vinificazione, lo studio sui coadiuvanti, la riduzione dell’uso dell’anidride solforosa, il mosto concentrato rettificato, il vino in brik rappresentano solo una minima parte del lavoro di ricerca che lo ha caratterizzato negli anni e che hanno concorso a diffondere, nel settore enologico, la sua fama di ricercatore. La sua carriera universitaria lo ha portato a ricoprire diversi incarichi di prestigio prima all’Università di Udine, poi all'Università di Ancona come Preside ed infine, rientrato nell’Ateneo bolognese, ha attivato nella sede di Cesena il Corso di Diploma universitario che poi si è trasformato nel Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia in cui, ancora oggi, si formano gli enologi del domani. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il premio Assoenologi per la Viticoltura e l’Enologia  ed il Grappolo d’oro.

 

 

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